Al Nido i bambini sanno contare! Intelligenza numerica: giochiamo e impariamo!

Nei nostri percorsi formativi annuali, abbiamo affrontato un argomento molto interessante: l’intelligenza numerica. Siamo state formate dalla Dott.ssa Barbara Rossin, la quale ci ha spiegato che i bimbi fin da piccoli sanno contare.

In questo articolo non voglio spiegarvi la teoria, ma come ho messo in atto nel corso di una giornata al nido tutte le nozioni che Barbara ci ha fornito.

 

Partiamo col dire che l’intelligenza numerica lavora attraverso le quantità, perché è un meccanismo innato che per evolversi ha bisogno di un’esposizione continua.

Ho provato sul campo quanto appreso da Barbara con varie tecniche suggerite da lei e i bambini mi hanno stupito fin da subito!

Questo argomento mi sembrava completamente estraneo a dei bambini di 12-36 mesi ma in realtà mentre proponevo le attività veniva tutto molto naturale senza sforzi e i bimbi hanno sin da subito risposto in modo positivo alle attività proposte.

Ovviamente tutte queste attività che adesso vi spiegherò sono state svolte diverse volte in modo da far capire meglio al bambino l’attività e a farlo entrare in confidenza con termini e richieste nuove.

Inizialmente ho fatto attività molto semplici, anche per capire la reazione dei bambini, con la determinazione di quantità diverse come tanto/poco oppure piccolo/grande, per questi esercizi ho utilizzato dei materiali molto semplici e famigliari ai bimbi.

Per determinare le quantità tanto/poco nel salone ho messo due cerchi diversi con quantità diverse di palline, chiedevo ai bambini in quale cerchio c’erano più palline e in quale meno e la maggior parte dei bambini rispondeva in modo giusto. Successivamente ho aumento la difficoltà con tre cerchi e variando la quantità di palline in essi.

Per discriminare il gande/piccolo ho usato materiali diversi come: le palle, dei legnetti, delle bottigliette di plastica le costruzioni inizialmente ho proposto ai bambini due grandezze ad esempio una palla grande e una piccola, visto che i bambini erano incuriositi e rispondevano bene, ho aumentato il livello di difficoltà proponendogli tre misure diverse una bottiglia grossa una media  e una piccola e anche in questo caso la maggior parte dai bambini distingueva le grandezze giuste.

Ho provato anche un’attività che è piaciuta molto perché erano proprio i bambini a essere i protagonisti e non degli oggetti, ho messo vicino due bambini uno più grande e uno più piccolo oppure mi mettevo anche io a confrontarmi con i bambini, e chiedevo è più grande la Ele o bambino X? Anche qui la maggior parte dei bambini distingueva il grande e piccolo.

Questo è un percorso continuo e più il bambino è stimolato, più si possono usare nuove strategie e giochi. Quello che vi ho presentato è il lavoro di qualche mese che ha portato a ottimi risultati.

 

Queste attività però non si possono fare solo in asilo ma anche a casa con mamma e papà.

Provateci anche voi con i vostri bimbi si divertiranno un mondo! 

 

Eleonora Omarini - Educatrice

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