Il gioco euristico: una routine del nido

Il gioco Euristico è stato ideato e diffuso da Elionor Goldschmied negli anni novanta.

Euristico deriva dalla parola greca heurisko che significa “scoprire o raggiungere la comprensione di” infatti, esso è proprio un gioco di scoperta, un’attività di esplorazione e ricerca in cui i bambini possono scoprire e sperimentare il significato degli oggetti e dei materiali naturali e non, messi a loro disposizione.

 

Solitamente questo tipo di attività viene proposta ai bambini dai 12 ai 24 mesi.

Come si propone il gioco euristico?

Per questo tipo di attività è molto importante scegliere uno spazio ampio e libero da altri giochi che possano distrarre il bambino affinché possa esplorare in totale sicurezza e tranquillità. Il prossimo passo è quello di pensare alla scelta del materiale: si dovranno scegliere almeno 10 oggetti delle diverse categorie di materiale e diverso colore che andranno messi nei relativi sacchetti di stoffa (ogni oggetto avrà il suo sacchetto), infine disponiamo nella stanza dove abbiamo deciso di svolgere l’attività, dei contenitori di dimensione diversa: i bambini potranno esplorare, scoprire e manipolare i vari oggetti.

Il ruolo dell’adulto è quello di osservare in maniera attenta e intervenire solo in caso di difficoltà da parte del bambino.

 

Alla fine del gioco il bambino dovrà riordinare i vari oggetti nei relativi sacchetti.

Il riordino è parte del gioco. Ogni categoria di oggetto verrà riposta nella sacca giusta, è importante rendere riconoscibile il contenuto di ogni sacchetto.

 

Un modo per aiutare i bambini a riconoscere il sacchetto esatto è quello di disegnare il simbolo di ciò che contiene, questa fase è molto importante perché, attraverso di essa, il bambino potrà imparare a discriminare e selezionare diverse categorie di oggetti, arricchendo in maniera naturale il proprio vocabolario, imparando a riconoscere ogni oggetto che prende e infila nel sacchetto.

La scelta dei materiali

Per il gioco euristico viene scelto del materiale non strutturato quindi di recupero, Elinor Goldschmied suggeriva i seguenti oggetti:

  • Pon pon di lana nei colori primari
  • Sacchettini e scatole
  • Nastri
  • Cilindri di cartone
  • Conchiglie
  • Pigne
  • Chiavi vecchie legate in piccoli mazzi
  • Tappi di bottiglia
  • Barattoli e contenitori di tutte le dimensioni
  • Catene di varie lunghezze e spessore
  • Coperchi di barattoli in metallo
  • Palline da ping pong
  • Bigodini di diversi diametri
  • Mollette da bucato
  • Anelli per tende, di legno e metallo.

 

Gli oggetti vanno cambiati spesso poiché devono risultare interessanti per i bambini.

I benefici del gioco euristico

Il gioco euristico è importante per lo sviluppo cognitivo del bambino in modo particolare per la concentrazione.

 

“Da tutti gli oggetti disponibili essi selezionano, discriminano e paragonano, mettono in serie, infilano e fanno pile, fanno rotolare e mettono in equilibrio concentrandosi e migliorando cosi la loro abilità di manipolazione con evidente soddisfazione”.

 

Inoltre come abbiamo visto stimola il loro naturale desiderio di esplorazione, movimento e aiuta ad arricchire il proprio linguaggio.

 

 

Infine possiamo concludere dicendo che nel gioco euristico non c’è una soluzione giusta o sbagliata (come nei giochi di incastro o nelle costruzioni). I bambini sperimentano il fallimento confrontandosi con i limiti del materiale  e della forma dell’oggetto con cui ha a che fare. 


Autrice: Eleonora Mastromonaco

Educatrice dell'asilo nido Gnomi e Folletti di Bogogno


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