Perché dire no al bambino è importante per la crescita
I “no” ci educano e ci preparano ad affrontare la vita! Pensate a tutti quei limiti che dobbiamo affrontare nel corso della nostra esistenza e a tutte le età. Di base il "no" non è altro che una limitazione a fare qualcosa che vorremmo.
Come dire no ai bambini? Per mamma e papà è un'impresa difficile. Mettere i propri figli davanti ai "no" fin da piccoli li aiuta a vivere meglio il loro presente ma anche, e soprattutto il loro futuro.
Come dire no ai bambini
Per imparare a dire di no ai bambini utilizzerò 5 PAROLE CHIAVE, prendendo spunto dal libro “L’arte di comunicare con i bambini” di Suzanne Vallières, e cercherò di illustrarvi degli esempi per comprenderne al meglio il significato:
- Chiarezza: le regole, i no, i limiti vanno spiegati e motivati. Se ad esempio decidete che il bambino non dovrà togliere il cappello, provate a non limitarvi a dire “non toglierlo!”: a costo di doverlo ripetere molte volte, spiegategli perché non deve togliere quel cappello.
- Concretezza: il bambino deve poter comprendere quel no e avere le capacità per rispettarlo. Non direte ad un bambino di otto mesi di non mangiare con le mani, ma potrete sicuramente lavorarci con un bambino di due anni.
- Costanza: forse la più difficile, la regola non deve mai cambiare, nemmeno in base allo stato d’animo degli adulti. Per capirci, se stabilite che i cartoni si guardano un’ora al giorno, quell’ora non dovrebbe aumentare quando siete stanchi o se il bambino protesta.
- Coerenza: ricordatevi che siete voi adulti i primi a dare il buon esempio. Se vietate il tablet mentre si mangia, non passate in tempo a guardare il vostro smartphone appoggiato sul tavolo.
- Conseguenza: per sviluppare un senso di responsabilità nel bambino, è importante che capisca che, in caso di disobbedienza, accadrà qualcosa. Il mio consiglio è verbalizzare ciò che potrebbe accadere al vostro stato emotivo: “lo sai che poi se succede questa cosa mi devo arrabbiare, anche se non mi piace”.
Quando il bambino non accetta il no
Come comportarsi con i bambini: quando non accettano il no, scatta la sfida più difficile in assoluto, quella della fermezza educativa. Dovete - e mi permetto di usare
l’imperativo - avere la forza di rimanere fermi sulla vostra posizione.
La differenza la farà il vostro modo di agire:
- Non fatevi sovrastare dalla rabbia
- Non urlate
- Mantenete la calma
Con un tono di voce normale, allo stesso tempo molto fermo, accogliete la frustrazione che il bambino sta vivendo in quel momento, dimostrate di comprenderlo e preservate la vostra autorevolezza: “Ti capisco, capisco che sei molto arrabbiato e che volevi continuare a giocare, anche io sarei arrabbiata/o al tuo posto, ma adesso - mi dispiace - dobbiamo smettere”. Vi capiterà di doverlo ripetere più volte, provate a farlo sempre nello stesso modo e vedrete che il bambino rimarrà spiazzato dalla calma che state dimostrando e capirà.
Autrice: Sara Bonino
Educatrice
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