Empatia mamma bambino: come favorirla nei primi 3 mesi

I bambini sviluppano le abilità cognitive fin dai primi giorni di vita e entrano in relazione con chiunque gli trasmetta serenità, fiducia ed emozione. La mamma e il papà hanno un rapporto privilegiato con lui, fatto di sguardi, tocchi e sensazioni straordinarie.

E’ importante in questa fase trasmettere sensazioni e emozioni sensoriali che permettano al genitore di accrescere questo meraviglioso il legame di empatia.

 

Ecco qualche consiglio per migliorare l'empatia mamma-bambino fin dai primi giorni di vita.

EMPATIA MAMMA BAMBINO: I BATTITI DEL CUORE

Parecchi studi dimostrano che il battito del cuore del genitore trasmette una chiara sensazione di pace e tranquillità. Si ricollega a una realtà ben conosciuta, quella vissuta fino alla nascita e alla vita nel ventre della madre, quando sentire il battito era una routine meravigliosa.

Se sei una mamma alle prime esperienze rifletti su quante volte nell’arco della giornata fai questo gesto e rivivi l’emozione.

 

Quando il piccolo è molto agitato metterlo appoggiato al petto è un’azione positiva, rilassante e richiama alla memoria una sensazione di pace.

SGUARDI: fondamentali nella relazione mamma-bambino

Gli occhi sono la parte più speciale dei neonati in questa fase, sono la parte più intelligente e reattiva.. Lo sguardo è il primo tramite con il mondo esterno ed è il primo strumento di attaccamento con le figure genitoriali. Con lo sguardo si passano tutte quelle informazioni emotive e intellettive che servono per la partenza dello sviluppo cognitivo e per lo sviluppo della comunicazione non verbale. 

 

Il bambino specchiandosi negli occhi crea quelle sinergie che gli permettono di sviluppare l’interesse, la gestualità e le espressioni.

Ogni volta che guardi il tuo bambino fallo con amore perché stai usando un neurotrasmettitore formidabile.

PAROLE: musica per le loro orecchie

Le parole sussurrate servono a calmarlo nei momenti di nervosismo, le parole dette velocemente ma con tono delicato servono a imprimere il tono e la mimica.  Gli ultimi studi hanno sottolineato quanto una comunicazione emotiva può fare la differenza nel linguaggio e nello sviluppo della comunicazione non verbale.

 

Durante l’allattamento la migliore cosa che una mamma può fare è tenere lo sguardo fisso negli occhi del suo bambino e parlargli dolcemente: un connubio di emozioni e sensazioni che iniziano a sviluppare i neuroni. E’ chiamato baby talk caratterizzato da dolcezza, affetto e semplicità. 

Anche se non vi può rispondere non smettete mai di parlare al vostro bimbo. Il suono delle vostre parole è musica per le sue orecchie!

MUSICA: 10 minuti di ascolto

L’udito del tuo bambino era già sviluppato nel ventre, quindi ora riconosce le note e il benessere derivato da quest’ultima. Le sensazioni che la musica trasmette sono sensazioni positive e gratificanti.

Negli ultimi anni gli studi hanno dimostrato una correlazione tra l'ascolto di melodie e lo sviluppo neurologico dei piccoli: bastano solamente 10 minuti di ascolto, a volume basso:

  • per innescare il meccanismo di rilassamento le migliori consigliate sono Mozart, Bach, Beethoven; 
  • per infondere tranquillità e pace: melodie della natura con onde, cinguettii, canti di uccelli;
  • per sviluppare i timbri musicali e il movimento: melodie più contemporanee.

Anche Maria Montessori sosteneva l’importanza della musica per potenziare la capacità di concentrazione e la conquista dell’ordine interiore.

PAROLA DI MAMMA

Se abbinate lo sguardo, la comunicazione, la musica e i battiti del cuore avete creato un connubio di emozioni che ogni volta che ci pensate vi farà scorrere un brivido lungo la schiena! Queste sensazioni rimangono nella memoria conscia e inconscia e segnano il vissuto del nostro essere.


 

Autrice: Marinella Fanchini

Gnomi e Folletti