L'inserimento al nido è un momento delicato, fatto di grandi cambiamenti ed emozioni. La collaborazione tra genitori ed educatori permette al bambino di integrarsi nel contesto sociale per la serenità di mamma e papà.
Per i servizi educativi settembre è un mese particolare, di rientro ma, soprattutto, dei famosi inserimenti.
È quasi scontato affermare quanto delicato sia questo momento per bimbi, educatori e sì, forse è il caso di dirlo, soprattutto per le mamme!
Il genitore durante questa fase diventa consapevole del fatto che sta per affidare la cura del proprio bambino a delle nuove persone, per questo non è solo il bambino a doversi
inserire nella struttura, ma anche e prima di tutto il genitore.
Quanto dura l'inserimento
Solitamente negli asili nido Gnomi e Folletti cerchiamo di inserire i piccoli in una settimana.
Durante il primo giorno mamma e bimbo passano la mattinata in struttura insieme per poi, nei giorni successivi, affrontare il distacco in maniera lenta e graduale. Proprio perché ogni bimbo vive e affronta l’inserimento in modo diverso valutiamo di volta in volta la singola situazione, ci sono bambini che affrontano il tutto con serenità e insieme al genitore si può stabilire di velocizzare il tutto; per altri bambini che, invece, hanno bisogno di più tempo si può valutare di allungare l’inserimento di qualche giorno, nel totale rispetto dei tempi dei piccoli.
Come affrontare l'inserimento al nido
Bisogna cercare di costruire fiducia: se il bambino sente che la mamma è serena e si fida delle educatrici, si è già svolta una buona parte di lavoro. Un genitore che si mostra sereno, rilassato e sorridente trasmette tranquillità al proprio bimbo.
Cosa fare se il bambino piange al nido? È fondamentale che il genitore capisca che se il bambino piange durante i primi stacchi o i primi momenti è normale. Bisogna ascoltare e accogliere le sue emozioni, facendogli capire che non è solo, che poco per volta andrà meglio e che non lo si sta abbandonando. Il concetto del “La mamma torna” non è così semplice e immediato da comprendere per bambini così piccoli: provare tristezza, rabbia, dispiacere è fisiologico.
Inserimento al nido: consigli per i genitori
Quando si fa l’iscrizione al nido, il genitore dovrà considerare una serie di criticità da superare. Niente panico: ecco di seguito qualche consiglio utile a mamma e papà per affrontare sereni e consapevoli il delicato passaggio evolutivo.
1. Coinvolgi il bambino nei preparativi
In base all'età del piccolo, chiedendo consiglio all'educatore, puoi proporgli delle letture o coinvolgerlo nei preparativi dei vestiti o del materiale da portare.
2. Trasmettigli serenità
Entra in struttura sempre con il sorriso. Considera la psicologia del bambino: attraverso la comunicazione non verbale lo aiuterai a capire che deve stare tranquillo, che non sta accadendo nulla di cui preoccuparsi e che tu sei sereno e ti fidi degli educatori.
3. Rendi il distacco meno traumatico
Per aiutare il piccino ad affrontare i primi momenti, può essere utile attuare qualche piccola strategia. Ad esempio spruzzare il profumo della mamma sui vestiti, affidargli un oggetto da custodire dicendogli che potrà ridarglielo al ricongiungimento, disegnare un cuore o un bacio su un bigliettino che il bimbo potrà tenere in tasca e tirare fuori nei momenti di nostalgia (o anche una foto di famiglia).
4. Saluta sempre il tuo bambino
Non andare mai via di nascosto senza salutare il tuo bambino: “Ciao io vado, bevo un caffè e poi torno e andiamo insieme al parco”.
Così, vedendoti andare via, magari il bambino piangerà, ma col tempo imparerà a gestire questa situazione senza sentirsi abbandonato.
5. Quando decidi di andare, vai
Non fare l’errore di tornare indietro se senti il bambino piangere. Innescherai in lui un meccanismo negativo: non si sentirà in grado di gestire la situazione in tua assenza.
6. Accogli il piccolo con entusiasmo
Quando ritorni, abbraccialo, digli che anche lui ti è mancato, che sei contento di vederlo e chiedigli di raccontarti com'è andata la giornata.
7. Ascolta le emozioni del tuo bambino
Fagli sentire che, se è triste o arrabbiato, lo capisci e col tempo tutto andrà meglio. Se è felice, digli che anche tu lo sei.
8. Collabora con gli educatori
Crea con gli educatori un rapporto di collaborazione e alleanza educativa. È importante che il bambino senta fin da subito che genitori ed educatori stanno lavorando insieme e seguono una
linea comune. Ad esempio, se all’asilo si sta seduti a tavola a mangiare è bello che anche a casa il bambino possa ritrovare la medesima situazione. Se hai dubbi di qualsiasi tipo non tenerli
dentro e non darti delle risposte da solo: confrontati sempre con gli educatori.
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Inserimento al nido: consigli per gli educatori
L’inserimento al nido è un momento delicato e di fondamentale importanza anche dal punto di vista dell’educatore che si prenderà cura dei bimbi che gli vengono affidati.
Abbiamo perciò raccolto dalle nostre educatrici alcuni consigli dedicati proprio a chi, come loro, dovrà affrontare la delicata fase dell’ambientamento dei piccoli.
1. Rassicura le famiglie
Per assolvere al meglio al ruolo di educatori, è importante rassicurare la mamma, ascoltandone le esigenze e le domande, facendole capire la disponibilità al confronto: per esempio, è buona pratica spiegarle come si svolge l’inserimento, cercando di rispondere a dubbi e ad eventuali paure. Rapportarsi in modo sincero con i genitori è fondamentale affinché le loro ansie non ricadano sui piccoli, compromettendo l’inserimento.
2. Collabora con i genitori
È essenziale che l’educatore instauri una relazione di ascolto reciproco-attivo, lasciando spazio alle domande poste dalle famiglie, così da costruire una solida alleanza educativa. Creare un rapporto di dialogo con la famiglia e confrontarsi su qualsiasi difficoltà sono aspetti importanti per una collaborazione di qualità.
Va instaurato fin da subito un rapporto di fiducia con i genitori, raccontandogli come si svolgono le prime giornate del piccolo e quali siano le reazioni possibili. Gli va spiegato, per esempio, che se il bimbo piange o non mangia durante i primi giorni, il comportamento è parte di un naturale percorso di inserimento a cui gli educatori risponderanno con il conforto.
3. Ascolta i bimbi e rispetta i loro tempi
La pazienza è tutto perché ogni bambino è diverso: sarà il dialogo coni genitori a fornire le informazioni necessarie a comprendere i bisogni del piccolo.
I bambini vanno accolti con il sorriso, utilizzando dolcezza e affabilità e rispettandone le emozioni di rabbia o di gioia. È importante approfondire la comprensione delle routine e della personalità del bambino.
Inserimento al nido: conclusioni
L’esperienza del nido sarà sicuramente un’avventura unica per il tuo bambino. Farà esperienze nuove e stimolanti, imparerà a rapportarsi e socializzare con i suoi pari e con altri adulti, conquisterà autonomie, acquisirà fiducia in se stesso e imparerà a comprendere, gestire e regolare le emozioni.
Tu, genitore, potrai trovare nella struttura e negli educatori di riferimento le competenze necessarie all’educazione del tuo bambino.
All'inizio non sarà semplice, ma vedrai ogni sforzo sarà ripagato dalla serenità del tuo bambino.
Per la stesura di questo articolo si ringraziano le educatrici di Gnomi e Folletti che hanno condiviso con la redazione le loro esperienze.
Autrice: Sara Bonino
Educatrice