L’importanza del team educativo negli asili nido: il lavoro di equipe

Vorrei iniziare questo articolo con una provocazione. Provate a pensare alla frase “riunione del team di lavoro” e concentratevi sull’immagine che si crea nella vostra testa…fatto? 

Probabilmente la maggior parte di noi si immagina persone intorno ad una scrivania, con giacca e cravatta e scartoffie alla mano che parlano di conti, numeri e bilanci. 

Ebbene, le riunioni degli educatori di un asilo nido non sono proprio così, ci ritroviamo in tuta, sedute per terra a volte, pronte a parlare di qualcosa di molto più prezioso dei numeri: i nostri bambini!

L’Equipe nella quotidianità

Ogni struttura ovviamente ha i suoi ritmi e le sue abitudini. Io, Sara, vi posso parlare di quella che è la mia esperienza di educatrice. Lavoro presso l’asilo nido Gnomi e Folletti di Agrate Conturbia da sette anni e, insieme alle mie colleghe, diamo grande valore e importanza al confronto, alla progettazione e al lavoro di squadra. Con il nostro lavoro non basta riunirsi una, due, tre o quattro volte al mese: per noi è fondamentale avere uno scambio di opinioni quotidiano. Lavorando con bambini dai 3 mesi a tre anni ogni giorno ci troviamo a dover osservare situazioni che cambiano, analizzare bisogni di ogni singolo bambino, lavorare sul loro aspetto emotivo e relazionale. Ecco che, ogni giorno, davanti ad un caffè, ci si ritrova a confrontarsi sulle questioni per noi più importanti e che necessitano di strategie ed interventi comuni e condivisi.

 

Oltre a questo  organizziamo anche noi vere e proprie riunioni, con l’obiettivo di progettare al meglio le attività educative per i nostri bambini: in base alla programmazione dell’anno in corso ognuna di noi porta delle proposte e successivamente si mettono insieme le idee e si strutturano le varie esperienze educative. Per questi motivi, fondamentale è un gruppo di lavoro unito e collaborativo, composto da chi si sa mettere in gioco in prima persona ma che ha anche la capacità di ascoltare e accogliere l’altro. 

Confronto, dialogo, empatia e progettazione

Nel nostro lavoro è fondamentale non lasciare nulla al caso. E’ importante cercare di avere sempre chiaro cosa si sta facendo e perché, analizzare ogni situazione e capire insieme le strategie educative da attuare. Tutto questo perché i bambini recepiscono ogni nostro comportamento e meritano di trovare stabilità all’interno della struttura; se gli educatori non intervengono nella stessa modalità e non hanno obiettivi comuni si rischia di danneggiare la stabilità emotiva del bambino. Ecco perché durante i momenti di confronto tra noi educatrici si stabiliscono insieme le pratiche educative da attuare con quel determinato bambino o bambina

 

Un’altra grande capacità che deve avere il team è quella di valutare e di mettere in discussione il proprio operato, non sempre ciò che si stabilisce funziona al primo colpo, se ci si rende conto in corso d’opera che qualcosa non funziona bisogna avere l’umiltà di riconoscerlo, ri-progettare e ri-pensare, anche più volte se la situazione lo richiede. 

Lavorare davvero bene e stabilire insieme in equipe queste dinamiche ha il potere di rendere le relazioni tra educatore e bambino sane, positive e meno faticose; il sostegno di una collega a volte può essere davvero fondamentale, dove non arrivo io arrivi tu e viceversa, non c’è mai competizione ma solo voglia di lavorare al meglio per il benessere dei nostri piccoli! Il dialogo e il confronto sono infatti due caratteristiche fondamentali per il lavoro di un educatore, sempre con l’ottica di un agire educativo fondato sull’empatia; tra colleghi, ma prima di tutto con i bambini e le loro famiglie. Anche la capacità di relazione con le famiglie infatti, è un tassello importante del nostro lavoro: a volte bisogna trovare insieme le strategie per entrare in punta di piedi in ogni situazione con estrema delicatezza e assenza di giudizio.  

L’essere in empatia con qualcuno, vuol dire cercare di entrare nel mondo dell’altro, cercare di capirlo trovando la giusta modalità di comunicazione. Forse non sempre ci riusciamo al meglio, ma sicuramente è tra le finalità più importanti del nostro lavoro. 

 

Ultimo ma non meno importante, è dare sempre valore alla progettazione dei dettagli e degli spazi, nulla deve e può essere lasciato al caso; per far si che vi sia per i bimbi uno sviluppo cognitivo, motorio e sensoriale è necessario che l’ambiente in cui ci si trova stimoli tali comportamenti. In equipe è quindi fondamentale una progettazione estremamente consapevole, oltre alla capacità di valutare ed eventualmente rielaborare il lavoro svolto. 

Conclusione

Questi i tasselli del nostro lavoro, sicuramente molto complessi…ma quanto è bello poter semplificare la complessità grazie ad un rapporto positivo tra colleghi? Questo per noi è tutto e ringraziamo ogni giorno di avere questa fortuna, consapevoli che è sempre più una rarità. 

 

Concludo dicendo che queste possono sembrare parole utopistiche per chi svolge altri lavori, ma ricordate che noi abbiamo una spinta e una motivazione potentissima: il benessere dei bambini.

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Autrice: Sara Bonino

Educatrice


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